Onoranze funebri: trasporti dall’estero a Napoli

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Quando un evento luttuoso è avvenuto lontano da Napoli, magari addirittura all’estero, occorre chiedere al servizio di onoranze funebri come riportare a casa chi non può più tornare da solo. Ecco, quindi, cosa occorre fare in  caso di trasporti funebri dall’estero a Napoli.

Non sempre quando un decesso è avvenuto all’estero è semplice riportare a casa un familiare. Questo è uno dei tipici casi in cui è meglio rivolgersi al servizio di onoranze funebri di fiducia.

Le grandi aziende come l’Agenzia Funebre Reale, infatti, dispongono di referenti in tutti i continenti e le ambasciate e sono in grado di accelerare di molto la procedura di rimpatrio.

Fare da soli, magari disponendo di scarse conoscenze linguistiche e burocratiche, può essere davvero troppo lungo e difficoltoso

In ogni caso è bene conoscere la procedura che sarà utilizzata per riportare a casa (nel nostro caso a Napoli) chi amiamo.

Il primo passo da compiere per rimpatriare una salma è l’ottenimento del Passaporto mortuario, che va richiesto all’ufficio di Stato Civile del Comune dove la salma è stata rinvenuta.

La richiesta può essere fatta sia dai parenti del defunto che da un soggetto incaricato dagli stessi (come può essere un’impresa di pompe funebri).

In ogni caso i documenti di cui disporre saranno:

Domanda al Sindaco del Comune dove  è avvenuto il decesso·

– Certificato dell’Azienda USL e dell’Ufficio di Anatomia Patologica attestante che la salma è conforme alle leggi sanitarie

– Tutti i documenti che certificano  l’avvenuto decesso

– L’autorizzazione all’espatrio rilasciata dallo Stato civile.

– Il permesso dell’ambasciata del paese di origine del defunto

Questa procedura fa capo al provvedimento legislativo di riferimento, ovvero alla Convenzione di Berlino, che riguarda, però, solo i rapporti tra alcuni paesi e si applica se il defunto è cittadino di : Italia, Germania, Austria, Belgio, Danimarca, Olanda, Francia, Svizzera, Portogallo, Romania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Turchia, Egitto, Repubblica Democratica del Congo, Cile, Messico.

In caso di decesso in paesi non aderenti alla Convenzione di Berlino, occorrerà aggiungere ai documenti da approntare il  “nulla-osta all’introduzione”, rilasciato dall’Autorità Consolare dello Stato Estero verso il quale la salma è diretta.  Questo certificato dovrà essere legalizzato presso gli uffici della Prefettura.